In occasione della Festa Internazionale delle Donne, raccontiamo la storia di Francesca Mauroni, romana, impiegata nel nostro franchisee di Torino.
Quello che toccano diventa oro. Già da tempo le donne sono entrate con forza nell’immobiliare, tanto che una ricerca di Deepky mette in luce che le donne oggi ricoprono il 40% delle posizioni nel settore immobiliare commerciale, in tutto il mondo.
Mentre un’altra ricerca di Gate-away, focalizzata sugli agenti immobiliari italiani, mostra come la disparità di genere del settore, sebbene ancora presente, sia sempre più limitata, soprattutto grazie alle scelte imprenditoriali di molte donne che hanno deciso di avviare delle attività in proprio.
Dietro ognuna di loro ci sono storie straordinarie, di competenze, determinazione e passione, come quella che vede protagonista Francesca Mauroni, romana, impiegata presso il nostro franchisee di Torino.
Prima di avvicinarsi al mondo immobiliare, ha vissuto tantissime esperienze diverse, intermediatrice finanziaria poi assicurativa, con lavori pregressi nel mondo dell’arte e della creatività. Arriva nel comparto delle aste per caso, anche se lei – ci tiene a precisare, che “al caso non crede”:
«Ho iniziato a esplorare il mondo delle aste perché volevo comprare un monolocale. Mi sono appassionata e volevo, prima di fare operazioni, comprendere di più il business, iniziare a muovere le prime esperienze, lavorandoci. Allora mi sono candidata a delle offerte di lavoro. Dopo alcuni no, è arrivato il primo sì con Alessandro e Luca (cofounder di InZona, ndr) che hanno creduto nelle mie capacità», ricorda Francesca.
Costruire una relazione per vincere
Anche se sta muovendo oggi i primi passi nel mondo delle aste immobiliari, Francesca ha maturato un’esperienza straordinaria nella vendita di servizi, avendo anche la possibilità di formarsi con coach del calibro di Anthony Robbins:
«Ho capito che un consulente di aste immobiliari deve essere sia un abile venditore, con una capacità di controllare sia le proprie emozioni e di gestire quelle dei clienti, Ma deve, allo stesso tempo, focalizzarsi sulla vittoria. Una formula efficace? Zero pensieri negativi e tanta fermezza. Anche se sono queste capacità che si possono acquisire solo con l’esperienza», spiega Francesca.
Le donne, a suo modo di vedere, possono apportare un grande valore alle aste immobiliari, proprio per la loro capacità di entrare in empatia con gli altri, di avere una sensibilità che può diventare decisiva in una trattativa. Anche se poi spiega che “è proprio dall’unione tra consulenti uomini, con le loro qualità di razionalizzare le operazioni, che può nascere una collaborazione perfetta, con l’uno capace di compensare i limiti dell’altra”.
Un messaggio ai giovani
Verso la fine della nostra intervista, ci racconta anche perché ritiene che il mondo delle aste immobiliari rappresenti un’occasione imperdibile oggi per i tanti giovani che cercano un’occupazione e una stabilità economica:
«A meno che tu non riceva un immobile in eredità, oggi puoi con le aste puntare al raggiungimento di un’indipendenza economica. Le aste rappresentano un’opportunità unica per acquistare una casa e poi, rivenderla, con le giuste competenze », conclude Francesca.
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