Ci sono cinque falsi miti da sfatare per chi vuole comprare immobili alle aste immobiliari. Ecco quali sono e perché non corrispondono al vero.
Se comprare casa alle aste immobiliari può portare fino a un risparmio del 70%, perché ci sono ancora poche persone che sono attratte da questo tipo di investimento?
La risposta a questa domanda è a causa della “rete dei falsi miti” in cui viene intrappolato chi vuole avvicinarsi a questo tipo di compravendita. Il problema dei pregiudizi è che, se non si combattono davvero, diventano parte della nostra realtà, del nostro modo di pensare, di vivere e di fare acquisti.
Eppure, oggi abbiamo la possibilità di smascherarli attraverso un esame attento delle fonti che troviamo sul web. Nella nostra esperienza decennale di partecipazione alle aste immobiliari, anche noi, ne abbiamo sentite “di cotte e di crude”.
In questo nostro blog vogliamo, innanzitutto, sgomberare il campo dalle cinque principali bugie (o per usare un termine moderno “fake news”) che avvelenano le informazioni di un comparto ricco di opportunità: solo nel 2022, le vendite giudiziarie immobiliari sono state 190mila, per un volume di base d’asta pari a 32 miliardi, come raccontiamo in questo articolo.
Ecco allora quali sono i cinque pericolosi falsi miti sulle aste immobiliari e quali sono le verità che li smascherano.
❌ Le aste immobiliari sono un acquisto per pochi
Questo è il falso mito più duro a morire e per questo lo abbiamo scelto come primo della nostra lista. C’è la convinzione sbagliata che le aste immobiliari siano un settore riservato a pochi eletti e in particolare dove prospera e fa affari solo la malavita. E nella migliore delle ipotesi, una sorta di fantomatica “lobby delle aste” che tiene all’oscuro gli altri per accaparrarsi i migliori affari.
✅ Basta una semplice considerazione per sgomberare il campo da questo primo falso mito: le aste immobiliari sono organizzate dai Tribunali ed è poco verosimile che qualche persona sospetta possa rischiare di partecipare e farsi così identificare dai collaboratori del giudice di turno. Sarebbe una strategia da kamikaze, non trovi?
❌ Le aste immobiliari non sono un business etico
Anche questo è uno di questi falsi miti che perdura nonostante sulla rete si possano trovare storie di ex proprietari che raccontano come le aste immobiliari li abbiano aiutati a liberarsi da una parte consistente dei loro debiti. Ciò nonostante c’è chi crede che comprare case all’asta mandi gli ex proprietari nel bel mezzo di una strada, insieme alle loro famiglie che, per rendere il quadro ancora più drammatico, vengono descritte piene di bambini e persone disabili.
✅ Anche in questo caso il mito è lontano dalla realtà. Molte persone non sanno che, comprando all’asta, stanno pagando il debito di una persona che non è riuscita a sanarlo. Per questo l’esecutato si augura che l’immobile venga comprato al prezzo più alto possibile, così da ridurre la sua situazione debitoria. A differenza del sentire comune, comprare casa all’asta è un atto etico. Anche se c’è da dire che l’asta immobiliare non estingue interamente il debito, come è raccontato qui.
Inoltre, va considerato che quello spazio venduto all’asta se non lo comprissimo noi, lo prenderebbe qualcun altro. Senza considerare che avere una casa all’asta per non aver pagato il mutuo, è una legge del mercato, che sicuramente non abbiamo deciso noi.
❌ Le aste immobiliari necessitano di molto capitale
Anche questa è una bugia che abbiamo sentito spesso durante la nostra attività. Chi la afferma pensa che dietro alle aste immobiliari ci sia sempre da fare dei grossi investimenti, soprattutto nella ristrutturazione dell’immobile e nella risoluzione di problemi post acquisto, come eventuali abusi, diritti di terzi, debitorie pregresse, problemi strutturali ecc.).
✅ Questi che abbiamo elencato sono, tuttavia, rischi che possono essere eliminati dalla capacità di un professionista di leggere una perizia nella quale è possibile individuare queste eventuali problematiche sull’immobile. C’è da dire, inoltre, che l’acquisto di un immobile parte già da un prezzo minimo di base minore del 25% rispetto al valore reale del bene e che scende ulteriormente per ogni asta che va deserta.
❌ È impossibile mandare via gli inquilini
Un altro falso mito che allontana gli investitori dalle aste immobiliari e che, dopo l’acquisto, diventa un’impresa titanica sgomberare l’immobile, specie quando gli inquilini hanno figli piccoli e/o anziano conviventi.
✅ Anche su questa questione c’è da dire che il clima è decisamente cambiato negli ultimi anni. Oggi i Giudici sono più fermi nel rendere esecutivo lo sgombero di un immobile dopo la sua vendita all’asta. Certo c’è sempre un buon senso (e ci mancherebbe altro) e si offre la possibilità agli inquilini di restare nell’abitazione ancora per qualche mese per avere il tempo di trovare una nuova sistemazione. Dopodiché il custode si occupa di prendere contatti con il compratore per lo sgombero dell’immobile.
❌ Servono troppe competenze tecniche per partecipare a un’asta
Qui siamo di fronte a un falso mito vero a metà. Da una parte è vero che servono competenze e il supporto di esperti (soprattutto nel ramo legale) per partecipare a un’asta immobiliare, ma dall’altra…
✅… dall’altra, diventare un consulente di aste immobiliari non presuppone il possesso di titoli, patentini e licenze. Per operare con successo servono tre competenze:
- l’attitudine alla vendita;
- un imprinting imprenditoriale;
- la voglia di gestire un team di lavoro.
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