Quali sono le pene per chi influenza una vendita giudiziaria e come imparare a riconoscere comportamenti sospetti.
Malgrado negli anni sia aumentata di tanto la trasparenza nelle vendite giudiziarie, la turbativa d’asta è un reato sul quale non si deve abbassare la guardia.
La turbativa, infatti, sporca l’immagine di un canale di vendita che è uno dei pochi che riesce a garantire vantaggi per tutti gli attori coinvolti nel processo.
Ma quali sono le caratteristiche della turbativa d’asta e come evitarla? Continua a leggere questo articolo per scoprirlo.
Articolo 353 del Codice Penale
La turbativa d’asta è un reato che avviene quando qualcuno prova a influenzare, in modo fraudolento, l’aggiudicazione di un immobile in una vendita giudiziaria.
In particolare, questo reato avviene in caso di:
- utilizzo di minacce e violenze nei confronti dei partecipanti o dei professionisti che ruotano intorno a un’asta immobiliare;
- promesse di soldi o altre forme di benefici in cambio di informazioni riservate (per esempio, dati sensibili come il numero di offerte presentate o altro);
- offerta di false informazioni. Questo avviene, per esempio, quando si danno informazioni non veritiere, come per esempio la necessità di rifare gli impianti o altro in un immobile, per scoraggiare alcuni dei partecipanti a proporre una sua offerta.
Le sanzioni: carcere e multe
Il Codice penale prevede pene davvero severe per chi si macchia di questo reato: una reclusione da sei mesi a cinque anni con una multa che va da un minimo di 103 euro a un massimo di 1.032 euro.
Le sanzioni sono ancora più gravi se il colpevole è uno dei professionisti incaricati dalla legge (es.il delegato alla vendita, il custode giudiziario e perfino il giudice). In questi casi, la reclusione varia da un minimo di un anno ad un massimo di cinque e la multa da un minimo di 516 euro ad un massimo di 2.065 euro.
Gli accorgimenti per ridurre i rischi
Oltre agli strumenti digitali che hanno reso più trasparenti operazioni e processi, ci sono degli accorgimenti che permettono di ridurre i rischi. Per esempio, di organizzare le visite degli immobili in modo da raggruppare al massimo due acquirenti per volta, per mantenere il segreto sui partecipanti.
Tuttavia, un aspetto fondamentale per garantire una concorrenza leale è aumentare la conoscenza sul settore, soprattutto sulle leggi e le procedure che regolano le aste immobiliari. Solo così si possono riconoscere eventuali comportamenti illeciti e sospetti e segnalarli alle autorità competenti..
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