Più case all’asta, abbassamento dell’offerta minima e la necessità di partner affidabili. Ecco come sarà il 2024 delle aste immobiliari
Che anno sarà il 2024 per gli investitori immobiliari e, in particolare, per chi scommette sulle vendite giudiziarie? Anche se non è mai facile fare previsioni, specie in tempi di guerre e tensioni geopolitiche, ci sono, tuttavia, degli indicatori che ci aiutano a immaginare alcuni scenari che si presenteranno nel prossimo anno.
Partendo da una riflessione più ampia sul mercato immobiliare, in questo articolo vogliamo offrirti qualche indicazione su cosa porterà il nuovo anno nel segmento delle aste. Piccolo spoiler: le opportunità cresceranno per chi saprà osservare attentamente il mercato e farsi accompagnare da partner affidabili.
Mercato immobiliare 2024, sano ottimismo
Dopo anni di contrazione, il 2024 potrebbe essere in controtendenza, stando ai dati di Scenari Immobiliari, con un fatturato immobiliare che crescerà del 2,9% nel nuovo anno, con valori più alti rispetto alla media europea.
Due sono i fattori che fanno ben sperare: da una parte, la riduzione dei tassi di interesse comporterà un maggiore ottimismo tra gli investitori, dall’altro, ci si aspetta un abbassamento anche dell’inflazione, che avrà conseguenze benefiche per il comparto.
Più case all’asta
Secondo Nomisma nel 2024 aumenteranno gli immobili all’asta, con un +10%, soprattutto nel settore del residenziale (il 57% sul totale).
A contribuire a questo aumento c’è la scelta fatta da molti di mutui a tasso variabile che, con i rialzi decisi dalla Banca Centrale Europea nel 2023, hanno portato ad aumenti delle rate, fino a toccare il 5%, che tante molte famiglie non hanno potuto onorare, mentre il valore dei salari è rimasto pressoché invariato.
Abbassamento dell’offerta minima
Già da diversi anni (dal 2019) si è assistita a una riduzione del valore complessivo dell’offerta minima delle aste immobiliari.
Parliamo nel 2023 di circa 13,5 miliardi di euro, un calo del 30% rispetto all’anno precedente (dati terzo trimestre del 2023, fonte Idealista). Secondo alcuni osservatori anche nel prossimo anno si assisterà a un calo dell’offerta minima, anche se con valori molti più contenuti.
Non caleranno le vendite telematiche
Nel 2023, il 40% delle vendite alle aste immobiliari è avvenuto per via telematica, comportando un aumento del 37% rispetto al 2022 (fonte Idealista). Solo il 33% si è svolto in modalità mista e il 27% presso il venditore. Si prevede anche che il 2024 possa segnare un trend del genere, con un’ulteriore crescita delle vendite telematiche.
La ricerca di partner affidabili
Chi partecipa all’asta per la prima volta si troverà di fronte a dinamiche complesse da gestire da solo. Per fare un esempio, le aste per via telematica sono più ardue da gestire, al contrario di quanto si possa comunemente pensare. Inoltre, anche avere un’idea dei costi accessori di un acquisto, non è un’attività semplice da immaginare, senza dei partner alle spalle. Gli investitori lo hanno capito da tempo e cercano sempre di più partner in grado di offrire un supporto completo lungo l’intero processo di compravendita.
Vuoi investire in aste immobiliari nel 2024? Parti con il piede giusto. Con il nostro franchising InZona, la nostra formula, avrai il know how tecnico, commerciale e legale, per fare le tue prime operazioni di acquisto di immobili all’asta e iniziare la tua carriera di consulente.
Scopri di più qui.